The project

LA MOSTRA

Perché guardare una città di notte?
Perché fotografare una città vuota, senza persone, solo con le auto ferme lungo i marciapiedi?
Perché il buio?
In piazza Garibaldi a Parma, sotto i portici del grano, la mostra fotografica Parma Dorme racconterà le strade, gli edifici, i marciapiedi, la natura urbana di una città sorpresa nel sonno più profondo. Un tempo di sospensione, il tempo del sogno per riflettere sul tessuto urbano, per capire meglio i luoghi che si frequentano tutti i giorni, per riuscire nuovamente a comprenderli. La mostra sarà gratuita, sarà ospitata in un luogo aperto in modo che le immagini si possano confrontare con la città reale, in modo che le fotografie possano avere un paragone tangibile. Abbiamo delle persone, delle realtà economiche e istituzionali che credono nell’iniziativa, ma non bastano. Crediamo nell’importanza del progetto, nella sua gratuità, crediamo in un pubblico interessato che ha bisogno di guardare immagini ragionate, immagini intelligenti.
Grazie al vostro contributo, potremo trasformare il paesaggio quotidiano in qualcosa di diverso per comprenderlo meglio e ricordarlo nuovamente.
Grazie al vostro sostegno, potremo riflettere sulle nostre città attraverso un percorso labirintico, un percorso in cui le strade sono come non le abbiamo mai viste, dove le case e i palazzi si trasformano in luoghi del sogno.
Grazie a tutti voi, la mostra Parma Dorme sarà migliore.


Gianni Pezzani e Andrea Tinterri




La mostra Parma Dorme sarà realizzata tra ottobre e novembre 2014 a Parma, sotto i Portici del Grano, uno spazio cittadino molto importante, aperto al libero passaggio e sede del Comune.
Gianni Pezzani è tra i più importanti e rinomati rappresentanti della fotografia italiana. Per l’occasione, ha immortalato Parma, la sua città di origine, espropriandola di ogni elemento umano all’interno dello scheletro formato dalle auto ferme lungo i marciapiedi, ridisegnandola, ricodificandola. Il risultato è quello di una città deserta, sospesa in un tempo al di là della Storia, in attesa di un possibile cambiamento.
La stessa operazione è stata realizzata nel 2008 a Milano e nel 2011 a Tokyo. Nel 2010 le immagini dedicate a Milano sono state utilizzate per realizzare il calendario fotografico Tempo Zero 2010 promosso dall’Assessorato del Turismo del Comune di Milano in collaborazione con Nava Design.
Parma Dorme sarà accompagnata da un catalogo Skira con relativi saggi critici e verrà organizzata in collaborazione con T0 Studio, ufficio composto da giovani competenze pluridisciplinari che combina progettazione urbana a ricerca teorica, scrittura, fotografia ed economia.

Per saperne di più: parmadorme@gmail.com




BIOGRAFIE
Gianni Pezzani

Nasce a Colorno (PR) nel 1951 dove all’età di quindici anni ha il primo approccio con il mezzo fotografico: una camera a fuoco fisso con cui ritrarrà alcuni amici del paese, mostrando una precoce attenzione alla “messa in scena” di piccole narrazioni. Si laurea nel 1979 in Scienze Agrarie a Firenze, studi che gli consentono d’avere una buona conoscenza della chimica, indispensabile per affrontare la ricerca sui viraggi fotografici a cui, sul finire degli anni ’70, inizia ad interessarsi. Questo percorso lo porta ad essere uno dei primi fotografi in Italia ad approfondire lo studio sul colore affrancandosi dal predominio del bianco e nero. Grazie a queste ricerche che lo conducono a rileggere la bassa padana attraverso un uso immaginifico dei pigmenti (serie “Viaggio senza ritorno”), Lanfranco Colombo gli organizza, nel 1979, una mostra a Milano presso la Galleria Il Diaframma-Canon. La sua ricerca prosegue nel 1980 con la serie “Cucina della mamma sorpresa nella notte”, abbandona il viaggio in automobile lungo le campagne parmigiani e cremonesi per individuare e isolare oggetti di uso comune nel contesto più famigliare possibile: la propria casa. Anche in quest’ultimo caso prosegue la ricerca sui viraggi che gli permette inoltre, nel 1981, di essere selezionato dalle edizioni Time-Life tra i sei più importanti fotografi emergenti dell’anno e di vedere la pubblicazione del suo portfolio nell’annuario Photography Year. Dal 1981 inizia a lavorare per Vogue, collaborazione che continua tutt’oggi. Allo studio in campo professionale sulla fotografia di modo, continua una ricerca che lo conduce nel 1982 a realizzare una serie di fotografie durante un viaggio negli USA in compagnia di Franco Fontana, che lo vedranno protagonista di una mostra alla Galleria Civica di Modena nel 1984. Stesso anno in cui partecipa ad una mostra itinerante sulla fotografia italiana presso le più importanti gallerie della Cina Popolare. Il 1984 è un anno fondamentale soprattutto per la decisione di trasferirsi in Giappone dove lavora per Mamya Camera ed inizia a disegnare capi d’abbigliamento proponendo, al mercato giapponese, una propria etichetta che faceva dell’invenzione di ironici personaggi il proprio marchio di fabbrica. Tra il 1984 e il 1993 si sposterà tra Tokyo, Bali e Nuova Zelanda continuando ad utilizzare la macchina fotografica in ricerche che, pur importanti per tracciare una storia completa della fotografia degli anni Ottanta, rimarranno celate alla critica. Nel 1993 torna in Italia e vive tra Milano e Torrechiara. I rapporti con le riviste di modo e design si intensificano come anche le mostre personali o collettive che lo vedono protagonista. A tale proposito si possono ricordare: la mostra alla Stazione Leopolda di Firenze del 1997, la retrospettiva dedicatagli dalla Fondazione Magnani Rocca di Parma nel 2000, la mostra “Viaggi in Giappone” a Palazzo Barolo, Torino, nel 2003, “I maestri della fotografia” alla Peggy Guggenheim Collection nel 2005, ed alla galleria Hublab di Milano nel 2006 presenta “Umus”, fotografie oniriche di alberi e boschi. Nel Maggio 2009 presenta “Storia di una foresta perduta” introdotta da Jacques Le Goff che espone in Luglio a Massa Marittima per Toscana Foto Festival. Nel 2010 ha esposto al palazzo del Governatore a Parma nella mostra “NOVE100” diretta da Carlo Arturo Quintavalle che, nel 2012 sempre nella stessa sede, lo invitò a partecipare all’esposizione “I Mille. Scatti per una storia d’Italia”. Nel 2013 partecipa alla mostra collettiva “Prove di Fotografia” a cinquant’anni dalla nascita del Gruppo ‘63, coordinata da Uliano Lucas alla Fondazione Mudima di Milano. A partire dal 2008 inizia una nuova un’importante ricerca, “Milano di Notte”: scatti in cui la città lombarda viene ripresa nella sua solitudine notturna, momento in cui le automobili parcheggiate diventano l’unico arredo urbano. Operazione che, a cavallo tra il gennaio del 2010 e il dicembre del 2011, condurrà anche nella città di Tokyo. Uno degli ultimi progetti che, iniziato nel 2010, è tutt’ora in fase di sviluppo è “Mouche a lire”: pagine di libri accuratamente selezionate su cui lascia posare una mosca, immortalando il dittero sulla pagina scritta, a testimoniare una lunga dedizione e passione alla lettura.

Andrea Tinterri

Nato a Parma nel 1985 è critico e curatore indipendente e si occupa di fotografia riflettendo sulle possibili contaminazioni con altri tipi di scrittura. Collabora con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione CSAC per la mostra I mille. Scatti per una storia d'Italia (Palazzo del Governatore, Parma, 2012). Attualmente cura l’Archivio Fotografico Amoretti e scrive per le riviste D’Ars Magazine e La Luna di Traverso. È tra i membri del “T0 Studio”, ufficio di competenze pluridisciplinari che combina progettazione urbana a ricerca teorica, scrittura, fotografia, economia.




ARTICOLI e LINK
La terapia del paesaggio di Gianni Pezzani di Andrea Tinterri
http://www.lalunaditraverso.com/terapia-del-paesaggio-gianni-pezzani/

La sintesi del paesaggio: la monografia “Ombre” del fotografo Gianni Pezzani, un intellettuale dietro l’obiettivo (Skira, 2013) di Andrea Tinterri
http://www.lalunaditraverso.com/sintesi-del-paesaggio-la-monografia-ombre-del-fotografo-gianni-pezzani/

Gianni Pezzani. Milano Notte di Daniela Sidari
http://www.centrofotografia.org/mostre/galleria/7/59