The project

L’idea nasce da una domanda: quanto sono importanti le feste tradizionali dei nostri paesi, che hanno caratterizzato la nostra cultura e che potrebbero sparire nel tempo? Già, gli adolescenti di oggi, attaccati alla tecnologia, al mondo in uno smartphone e che rischiano di non continuare le usanze o le tradizioni dei paesi d’Italia. Forse perché non sanno cosa rappresentano e quanto lavoro c’è dietro per realizzarle, nonché uno spirito d’appartenenza che muove a volte centinaia di persone.



Una festa di queste è proprio Sant’Antonio Abate di Monterotondo, paese in provincia di Roma. All’inizio avevamo pensato di realizzare un documentario, con delle interviste e filmati storici, ma poi abbiamo voluto creare una storia, un rapporto nonno-nipote un po complicato, reso ancor più difficile dalla morte nelle prossimità di questo festa (dove il nonno è un organizzatore) del papà di questo bambino. Tra i due, emotivamente provati e con la tristezza nel cuore, si instaurerà un vero rapporto usando proprio i preparativi di questa festa come filo conduttore: un evento che accomuna migliaia di persone, che instaura una fratellanza tra concittadini e che è stato per più di 100 anni motivo di vita di alcuni membri. Il bambino, che abita in città solo per l’occasione portato nella casa dei nonni a Monterotondo, non è a conoscenza delle usanza popolari, ne di quello che rappresenta per molti cittadini. Questo rapporto da costruire con il nonno è dato dal fatto che un vecchio banale litigio tra il papà del bambino e appunto il nonno, ha allontanato le due famiglie da molti anni, non permettendo quindi al bambino di crescere anche con i nonni. Si può quindi parlare di storia vera, che può essere accaduta, o che comunque ha un contorno reale, quello della festa. Le riprese inizieranno a fine febbraio, con la sceneggiatura già scritta e alcuni attori già scritturati.



Manca ancora un piccolo sforzo economico per completare l’opera, per questo ci rivolgiamo al crowdfunding: abbiamo ottenuto molti consensi ed adesioni, soprattutto di chi lavorerà a questo progetto, con il nostro Comune che ci donerà una cifra intorno ai € 5000 e servizi di corrente gratis; la regia e gli attori si sono in pratica dimezzati il loro cachet, soprattutto l’attore Giorgio Colangeli che si è dimostrato interessato al progetto vendico in contro il più possibile, parte dell’attrezzatura ci sarà fornita gratis. Per la realizzazione di questo cortometraggio, che sarà poi proiettato nelle scuole come “documento” della nostra festa e per far capire a tutti i bambini che ogni tanto va abbandonato lo smartphone per dedicarsi a qualcosa che accomuna davvero le persone, ci vorrà una cifra intorno ai € 20 000, che tra sponsor e donazione dei nostri concittadini abbiamo quasi raggiunto, o meglio mancano ancora circa € 4000. Per chi vorrà contribuire, in accordo con il nostro Comune, sarà invitato alla prima nel nostro cinema di Monterotondo e vi saremo, noi Monterotondesi ma anche noi festaioli italiani, eternamente grati!