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Io ti aspetto lo stesso è un progetto unico nel suo genere; uno spettacolo teatrale e musicale che parla di prematurità, una realtà poco conosciuta ma molto diffusa. Tutto inizia a Vicenza lo scorso 17 novembre, Giornata Mondiale del Prematuro, dove viene presentata in anteprima la canzone IO TI ASPETTO LO STESSO, cantata da Barbara Melotto e scritta da Federico Spagnoli, affermato autore di brani per numerosi artisti, tra cui Mina e Adriano Celentano. Questa è una canzone ispirata all'esperienza di mamma di Barbara che cinque anni fa ha avuto un bimbo nato con estrema prematurità, ad appena 22 settimane di gestazione; ascoltandola, chiunque abbia vissuto una vicenda simile vi si potrà riconoscere.
Il brano non è nato per scopi commerciali ma per raccogliere fondi a favore del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale San Bortolo di Vicenza, dove suo figlio è nato e dove tanti piccoli prematuri stanno combattendo la loro battaglia per la vita.
IO TI ASPETTO LO STESSO è la prima canzone scritta in Italia che tratta il tema della prematurità.
Il nostro obiettivo, adesso, è raccontare questa storia in uno spettacolo che andrà in scena il 9 giugno alle ore 20,30 al Teatro Vivaldi di Cassola e porterà sul palco cantanti, musicisti, attori e un corpo di ballo.
Racconta la storia di due giovani spensierati che si incontrano, si innamorano e decidono di avere un bambino, ma la tenera attesa è spezzata da una nascita prematura e per i due inizia la dura esperienza in terapia intensiva neonatale.
Al progetto contribuiscono professionisti di altissimo livello: il già citato Federico Spagnoli, con due inediti “Io ti aspetto lo stesso” e “Un cuore in mezzo al ghiaccio”, Francesco Signorini (musicista e arrangiatore di grande esperienza - tra i suoi ultimi lavori il programma Mediaset Music condotto da Paolo Bonolis) agli arrangiamenti, Claudia Cappelletto (ballerina e direttrice della scuola di danza Bassano Ballet) alle coreografie, Enrico Parolin (batterista e insegnante) dirige il gruppo di percussionisti, Wendy Muraro presentatrice, attrice e voce narrante, Barbara Melotto (cantante e vocal coach) dirige il gruppo vocale degli Once Upon a Voice, Irene Imbesi (Videomaker), IORG (Service audio luci).
Uno spettacolo di questo tipo, come potete immaginare, ha costi molto alti per una realtà piccola come la nostra. Se ci aiuterete a realizzarlo contribuirete anche e voi a sostenere il reparto di terapia intensiva neonatale di Vicenza, a cui andranno i proventi della serata.
La rappresentazione del 9 giugno sarà interamente ripresa in un video promozionale che ci servirà a proporre repliche dello spettacolo in altre sedi, a sostegno di tutte quelle realtà del mondo dell' infanzia che si mostreranno interessate.
Aiutandoci contribuirete anche voi a divulgare in maniera molto originale il tema della prematurità, un problema che coinvolge molte più famiglie di quante ne possiate immaginare: secondo recenti statistiche un bambino su dieci al mondo, nasce prematuro. Tutta l' esperienza del progetto IO TI ASPETTO LO STESSO sarà naturalmente votata ad iniziative di solidarietà.
Contribuite per favore, abbiamo tanto bisogno di voi!!!!!
Ci potrete siguire attraverso la nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/iotiaspettolostesso/
https://www.facebook.com/a.c.musicaleartesia/
Email: acmartesia@gmail.com
Sono Barbara Melotto, cantante e insegnante di canto, vivo a Bassano del Grappa. Con altri colleghi rappresentati da Mauro Alberti ( presidente) seguo un'associazione musicale; insieme cerchiamo di diffondere la passione e l'amore per la musica attraverso l'organizzazione di eventi nel nostro territorio. Lo scorso anno ho ricevuto una richiesta di aiuto per una raccolta fondi a favore del reparto di Terapia Intensiva Neonatale di Vicenza e ho messo volentieri a disposizione di questa causa tutta la mia esperienza e professionalità; dopo aver coinvolto l'amico Federico Spagnoli, noto autore musicale, ho interpretato IO TI ASPETTO LO STESSO, una canzone scritta appositamente da Federico e ispirata dalla la mia esperienza di mamma di bambino nato con grande prematurità. Abbiamo voluto raccontare con il linguaggio a noi più congeniale, quello della musica, la dura realtà che molti genitori vivono nelle terrapie intensive neonatali; attraverso questa dolce melodia parliamo di prematurità nel modo più naturale possibile per arrivare al cuore di tutti e mandare un messaggio di speranza alle tante persone che stanno vivendo ora questa difficile esperienza. I media locali hanno dato molto risalto al nostro progetto e grazie a giornalisti interessati stiamo arrivando a farlo conoscere a livello nazionale. La finalità di questa iniziativa è quella di coinvolgere sempre più persone, associazioni, artisti per arrivare ad essere attivi in tutta Italia, mettendo a disposizione questa canzone e lo spettacolo che da essa è nato a tutte le realtà bisognose che si occupano d'infanzia. Il nostro impegno inizia con una raccolta di fondi a favore del reparto dove è nato mio figlio (Vicenza), ma questo è solo il primo passo verso quella che spero diventi una grande rete di collaborazione e cooperazione per far conoscere e comprendere a un numero sempre più grande di persone il tema della prematurità, un problema (e spesso un dramma) molto diffuso ma di cui ancora troppo poco si parla. A breve troverete sulla nostra pagina fb il videoclip della canzone e nuovi aggiornamenti.
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