The project

Dal 3 al 5 Ottobre 2014 il Teatro Sociale di Gualtieri sarà il fulcro di un evento eccezionale e perché accada abbiamo bisogno di tutto il vostro aiuto!

È difficile visualizzarlo, capire cosa sarà perché oramai nessuno di noi ne ha esperienza diretta: è troppo tempo che non si verifica…

Provate a pensare cosa accadrebbe ad un tratto, per una volta, se le regole si invertissero e fossero gli Under 30 a prendere le decisioni. Nel mondo del lavoro, della scuola, dell’Università… __nel Teatro!__
Non si tratta di chiudere fuori dalla porta i canuti, i brizzolati, i tinti, gli agèe o chi sia nato prima del 1984… Si tratta di cercare un’occasione per tentare di aprirla, la porta, a coloro che sino ad oggi non hanno avuto alcuna possibilità di varcarla.



Da anni a chi sta sotto la soglia dei 30 viene sistematicamente rifilata la tiritera frustissima, il mantra ineludibile, della fatidica “gavetta” senza la quale nessuna possibilità, nessun lavoro, nessun futuro è pensabile… e viene evocata ancor oggi! Senza che nessuno si sia accorto che non solo la gavetta da tempo era vuota: ultimamente sembra sia pure sparita (si dice in giro che qualche giovane stagista l’abbia rubata per fame e abbia venduto l’alluminio a peso per comprarsi un panino).

Cosa può fare il Teatro Sociale di Gualtieri per cambiare le cose? Per ribaltare le logiche di questo mondo che progressivamente se ne esce? Qual è il fatidico ed eccezionalissimo evento che qui si minaccia e millanta?
Direction Under 30: un festival teatrale che va in direzione di compagnie under 30, interamente diretto da giurie under 30.

Gli ingredienti?
- 3 giorni - 6 compagnie under 30 - 1 giuria under 30 - 1 giuria della critica under 30 - 3.000,00 euro alla compagnia vincitrice del premio della giuria under 30 - 1 settimana di residenza alla compagnia vincitrice del premio della critica under 30

Il punto di forza di un festival così strutturato?
Il mutuo soccorso under 30... Viviamo un momento per noi under 30 svuotato di possibilità, diritti, tutele e lavoro? Come una società operaia del secondo Ottocento facciamo cerchio, facciamo massa critica, facciamo quarto stato e proviamo per una volta a invertire la rotta a ribaltare la logica! (peraltro il Teatro Sociale di Gualtieri, da teatro rovesciato qual è, ai ribaltamenti si presta!)



Crowdfunding come e perché?

Le risorse a disposizione del Teatro Sociale di Gualtieri per Direction Under 30 ad oggi sono circa 3.000,00 euro che l’Assessorato alle politiche giovanili della Regione Emilia Romagna investe su questo embrionalissimo festival: queste risorse sono ossigeno puro che il Teatro Sociale di Gualtieri ha deciso di “erogare” direttamente alla compagnia prima classificata del festival nella speranza di contribuire all’inizio di una carriera di “ampio respiro”.

Destinato il contributo regionale ai veri protagonisti di Direction Under 30, il crowdfunding servirà a raccogliere le risorse necessarie a costruire il festival nel vero senso della parola (spese di viaggio, vitto e alloggio per le compagnie; noleggio materiali e attrezzature; spese tecniche di allestimento spettacoli; stampa dei materiali promozionali): insomma per far nascere il festival il vostro aiuto sarà fondamentale!

Perché il crowdfunding? Direction Under 30 sarà in qualche modo un crowd-festival, un festival a base partecipativa allargata, e ci è sembrato non ci fosse modo migliore del crowdfunding per finanziare un crowdfestival!
A questo si aggiunge che Direction Under 30 nasce come esperimento e ci sembra bello che un esperimento possa essere finanziato attraverso una forma di ricerca fondi anch’essa sperimentale.

Perché abbiamo scelto Becrowdy tra le tante piattaforme di crowdfunding? Perché è una giovanissima start-up anch’essa under 30 appena fiorita sul nostro territorio: è fatta da ragazzi che stanno cercando di far nascere un lavoro dalle proprie idee e capacità e in questo ci riconosciamo fortemente!



Chi siamo?__
__Teatro Sociale di Gualtieri: la storia di un teatro under 30

Nella primavera del 2006 un gruppo di ragazzi alla soglia dei vent’anni varca per la prima volta i cancelli che da quasi trent’anni chiudono le porte del Teatro Sociale di Gualtieri: è una folgorazione. Il Teatro nonostante la mancanza del palcoscenico è uno spazio magnifico con infinite potenzialità e immediatamente si inizia a sognare di riaprirlo al pubblico: di fare del teatrino storico di inizio Novecento un luogo di teatro contemporaneo, uno spazio flessibile ed innovativo.



Trasformare il sogno in realtà è un lavoro durissimo disseminato di enormi difficoltà, ciò nonostante, il 6 giugno del 2009 il teatro finalmente riapre i battenti con una rassegna di quasi venti serate, nella maggior parte delle quali il teatro viene utilizzato a rovescio (dove un tempo era il palcoscenico sta il pubblico, mentre nella platea a ferro di cavallo si esibiscono i performers). Per tre anni nel periodo estivo viene portata avanti una programmazione teatrale e concertistica d’avanguardia, mentre d’inverno l’Associazione intraprende lavori di ristrutturazione.
Nell’ autunno del 2011 viene il momento di ristrutturare e restaurare la platea in legno, e la necessità di manodopera spinge l’Associazione a coinvolgere la cittadinanza nei lavori: nasce Cantiere aperto. Le serate di “Cantiere aperto”, per la ristrutturazione della platea in legno del Teatro Sociale di Gualtieri, rappresentano un appuntamento settimanale fisso per 8 mesi, sino a quando non vengono drasticamente interrotte nel maggio del 2012 per le scosse di terremoto che sconvolgono le province di Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia. Il Teatro Sociale viene chiuso a data da destinarsi e si affaccia l’ipotesi che tutto il lavoro fatto possa rivelarsi del tutto inutile. Nonostante questo l’Associazione non si da per vinta, riorganizza una rassegna di emergenza sulla piazza per non abbandonare il teatro sofferente per il sisma: la rassegna porta fortuna, tanto che ad ottobre il teatro torna parzialmente agibile e il “Cantiere aperto” può ripartire. I lavori proseguono per tutto l’autunno e la primavera con numeri da record: decine di lavoratori volontari da tutta la provincia di Reggio Emilia, 250 tonnellate di terra e calcinacci rimossi con badili e carriole, 120 metri quadri di assito storico restaurati centimetro per centimetro.
Esperienza unica in Italia di recupero collettivo di un bene comune, dopo quasi 50 serate di lavoro, il 1 maggio 2013 in occasione della Festa dei Lavoratori, il “Cantiere aperto” porta alla riapertura del primo teatro ristrutturato da quello stesso pubblico che si reca abitualmente a vedere gli spettacoli.

Per maggiori informazioni > http://www.teatrosocialegualtieri.it/direction-under-30/