The project

"Il reato di femminicidio. Dalle esperienze latinoamericane alle prospettive italiane" è il titolo del mio ultimo libro.
"Il reato di femminicidio" non è un libro di denuncia.
Non è nemmeno un libro di testimonianza, in cui sono raccontate storie di donne che hanno vissuto sulla propria pelle questa violenza estrema. Per fortuna ci sono già altri libri che parlano di questo e hanno fatto conoscere a tante persone, prima ignare, la sofferenza che vivono quotidianamente migliaia di donne in Italia.
"Il reato di femminicidio" parla, appunto, del "reato". Questo, in Italia, ancora non c'è.
Ho scritto un saggio perché gli studi di genere sono una delle mie grandi passioni e perché il diritto penale è il mio campo di studio. I casi della vita mi hanno portato a formarmi e a lavorare come ricercatore e come docente di diritto penale in Spagna e in America Latina, soprattutto in Cile.
“Femminicidio”, per me, non è l'invenzione di qualche giornalista, ma è il frutto dell'intuito e dell'analisi sul campo di alcune grandi sociologhe americane (del Nord e del Sud). Questa parola, dopo una gestazione di decenni, ha avuto la forza di entrare nelle sentenze della Corte interamericana dei diritti umani, nella legislazione di molti Paesi dell'America Latina e infine di valicare l'oceano Atlantico ed entrare nel linguaggio di tutti noi.



Nel libro parlo molto della storia sociologica e giuridica di questa parola: molti avvocati, giuristi e politici non la conoscono ancora ed è importante che che ci sia un libro dove trovare, in italiano, delle informazioni tecniche di prima mano. Penso anche a molte studentesse e studenti di giurisprudenza e di sociologia che in Italia hanno voglia di costruire un Paese senza violenza di genere, ma quando cercano materiali di studio trovano pochi testi per formarsi.
Mettendo a frutto anni di ricerche, ho analizzato nel dettaglio le legislazioni dei Paesi che hanno introdotto nei loro codici penali delle norme speciali, diverse dal comune omicidio, per punire queste uccisioni. Infine, ho rapportato tutte queste informazioni al contesto italiano, cercando di capire se davvero c'è qualcosa da imitare o anche se ci siano degli errori fatti altrove che conviene non replicare nel nostro Paese.
Tutti i capitoli sono già stati scritti ed ora il libro è in fase di revisione.



I finanziamenti pubblici per questa pubblicazione raccolti finora raggiungono poche centinaia di euro e non sono sufficienti a coprire tutti i costi della pubblicazione. Per questo ho iniziato questa campagna di raccolta fondi tramite crowdfunding. I 2000 euro che chiedo non coprono tutte le spese, ma mi daranno comunque un grande aiuto.
Il libro uscirà con un importante sostegno dell'università di Trento che mi aiuterà in tutta la fase di editing e mi darà un buon numero di copie che potrò spedire a molte biblioteche universitarie in Italia e all'estero, in modo che, anche se la tiratura sarà ridotta (come succede ai lavori scientifici) ci sia una buona diffusione.

NOTA: Tutti i ringraziamenti previsti dalle ricompense saranno pubblicati sul libro se le donazioni avverranno prima del 15 novembre. Dopo questa data i ringraziamenti appariranno sulla pagina Facebook della campagna.