The project

Ci rivolgiamo a voi per presentarvi il progetto artistico “Chi dorme non piglia pesci”, opera installativa dell'artista argentino Raul Amoros. Siamo un gruppo di studenti della Laurea Magistrale in Storia dell'Arte dell'Università di Firenze, composto da:
Raul Amoros: artista
Marco Colombo: curatore
Olmo Perini: progettazione tecnica, Facoltà di Architettura di Firenze
Nel contesto della crisi economica mondiale, trovare autonomamente fonti di finanziamento alternative ai contributi pubblici per realizzare progetti o eventi artistici, diviene la sola strategia da perseguire. Il progetto sarà infatti realizzabile solamente grazie al vostro sostegno economico. Verranno concordate diverse soglie di spesa, ad ognuna delle quali corrisponderà una ricompensa, proporzionata al tipo di contributo.

Breve descrizione del progetto

L'installazione dell'artista Raul Amoros nasce dalla congiuntura attuale e dalle necessità espressive che un artista sente, in particolar modo in una città così ricca d'arte ma schiava di essa come è Firenze.
Il progetto prende avvio proprio da questo senso di immobilità e dall'apparente impossibilità per un giovane, artista in questo caso, di incidere sulla realtà che lo circonda senza dover appartenere circuiti chiusi o contare su spinte dall'alto.
L'installazione finale vuole, dunque, risultare come prova tangibile, come la punta dell'iceberg di un lavoro ben più grande, in grado di mostrare a chi la vede che muovendosi, sporcandosi le mani, utilizzando i nuovi mezzi informatici si può con le proprie forze pensare e fare in grande.
Quale luogo migliore di ponte vecchio per un installazione simile?
Il luogo simbolo della città, del suo passato, ma anche intrinsecamente simbolo della sua evoluzione, della sovrapposizione, del costante lavoro nel tempo dei suoi abitanti nell'aggiungere una loro traccia, un contributo alla bellezza di questo luogo. Un luogo, inoltre, al centro dell'attenzione, costantemente fotografato, raccontato da migliaia di persone: un luogo che sembra irraggiungibile per un ragazzo che voglia fare arte. Il luogo perfetto per rendere la sfida più ardua ma il risultato più grande. Sotto gli occhi del mondo a testimoniare a chiunque lo guardi che si può fare. Basta muoversi, perchè chi dorme non piglia pesci.
L'istallazione, in quanto tale, accentuerà il suo carattere di temporaneo restando sospesa fra le sponde, un mare di colori di riflessi in movimento, seguendo ogni soffio di vento in netto contrasto con gli otto secoli del ponte, immobile di fronte alle correnti dell'Arno. Due caratteri in totale contrapposizione che ciò nonostante conviveranno a dimostrazione che sotto le pietre immortali di questo paese ancora brulica la vita: in forme diverse, non sempre eterne e uniche ma sempre in movimento e sempre di fronte alla storia.
La scelta dei palloncini a forma di pesci vuole rendere alla portata di tutti il concept, il messaggio dell'opera, senza discorsi astratti e complessi rendendo invece il tutto in poche parole prese in prestito da un proverbio popolare.
Il tentativo è anche quello di rendere il tutto con un atmosfera giocosa che non porti la riflessione a caratteri cupi o pesanti bensì ne mostri la leggerezza, la felicità del poter agire e crei un gioco visivo apprezzabile da tutti.



Realizzazione

L'effettiva costruzione dell'opera avverrà tendendo due cavi principali fra le sponde del fiume e collegandoli con un'orditura secondaria di interasse pari a 1,5 m. I palloncini, gonfiati ad elio, saranno fissati a questi cavi a distanza di un metro circa l'uno dall'altro.
Il principale problema della struttura risulta quello dell'ancoraggio e verrà risolto grazie ad agganci preesistenti. Sulla riva nord, difatti, si trova la società canottieri (che collabora all'installazione) e in svariati punti vi sono putrelle in acciaio saldamente ancorate all'argine utilizzate come agganci per i pontili durante le piene.
Nella sponda sud invece uno dei due attacchi avverrà cingendo un setto in cemento armato appartenente alle cantine di un edificio mentre l'altro verrà fissato ad un barbacane, sempre in ca, tramite l'inserimento un aggancio metallico.
I due cavi principali saranno trefoli in acciaio del diametro di 0,8 cm che verranno messi in tensione per limitare la curvatura; finito il montaggio dei fili secondari con i palloncini verrà data la tensione finale. Trattandosi di 100 mc di elio la risultante finale sarà il bilanciamento del peso con una lieve spinta verso l'alto, il ché eviterà di dover dare una pretensione elevata ai cavi (che comunque sono dimensionati per reggere il peso ed eventuali sovraccarichi) e darà una forma lievemente parabolica verso l'alto, utile anche ai fini della riuscita visiva dell'opera.

Dimensioni

L'installazione coprirà un area di 38 m di larghezza per 80 m di lunghezza mentre i cavi principali copriranno tutta la luce del fiume pari a 95 m in questo tratto. I palloncini, quindi, cominceranno solo dalla riva del fiume lasciando libera l'area attigua le case e la canottieri.
Onde non impedire il normale svolgimento delle attività sportive e turistiche sul fiume i cavi saranno tesi ad un altezza sufficiente al passaggio dei natanti, specificamente a 3,3 metri dal livello del suolo nell'area canottieri (quindi un'altezza maggiore di circa un metro rispetto al fiume la cui quota è ovviamente variabile).



“Chi dorme non piglia pesci” sarà un'opera che cambierà la percezione di Firenze, del suo fiume, del suo Vecchio Ponte. Una moltitudine di palloncini colorati a forma di pesce sorvolanti l'Arno conferirà un nuovo volto ad uno dei panorami più famosi del mondo, attirando l'attenzione degli spettatori sullo spazio urbano in cui si muovono.



L'arte visiva dell'artista Raul Amoros nasce dalla volontà di far uscire la creatività dai luoghi ad essa deputati, di porla a stretto contatto con un ampio pubblico, caratterizzando e rivalutando l'ambiente cittadino. Portare l'Arte sul territorio presuppone una specifica modalità di presentazione e fruizione dell'opera artistica, concepita appositamente per uno specifico luogo e che diviene così, parte della struttura urbana ed espressione del suo tessuto sociale. I lavori definiti “site-specific” si confrontano, dunque, con le componenti ambientali di un luogo, ne diventano parte integrante e ne ristrutturano sia concettualmente che percettivamente l'aspetto, trasformandolo.

L'opera installativa “Chi dorme non piglia pesci” si sostanzia e si plasma con i linguaggi architettonici del passato, approfondendo la possibile relazione tra contraddittorio e congruente, persistenza del classico e contemporaneità. Il titolo richiama un celebre detto popolare italiano ed allude alla necessità di svegliarsi dal torpore della crisi economica globale, per cercare di sfuggirne mettendo in gioco le proprie risorse espressive. Sfruttando l'architettura esistente in un contesto dai forti valori culturali e simbolici, qual è il centro storico di Firenze, l'opera si disporrà sospesa ad un'altezza di circa 2 mt dal livello del fiume Arno, articolandosi in una successione di cavi tesi tra le due sponde, ad ognuno dei quali verranno fissati, ad una distanza di 1,5 mt l'uno dall'altro, quaranta palloncini gonfiati ad elio di diametro 40x50 cm, aventi forma di pesci vari e colorati. L'installazione ricoprirà uno spazio aereo di circa 40x60 mt, andando così a modificare la percezione del fiume, del Ponte Vecchio e del contesto urbano circostante, attraverso un impatto cromatico, ludico e dinamico che contrasta con la neutralità e con l'elegante rigidità dell'architettura cittadina.



La componente comunicativa è primaria nella ricerca estetica di Amoros, la quale preserva la specificità, la storia, i significati simbolici del luogo in cui si manifesta, identificandosi così come efficace mezzo per una riqualificazione territoriale e della vita relazionale collettiva. Se infatti la scelta di utilizzare palloncini a forma di pesce in un primo momento può sembrare casuale, questa in realtà sottende una provocazione che intende suscitare nel pubblico una riflessione di tipo ambientalista, legata all'inquinamento delle acque dei fiumi che scorrono nelle nostre città. L'artista sollecita la percezione dello spettatore che diviene parte integrante del lavoro interpretando il messaggio dell'opera. Il progetto si dimostra uno strumento critico in grado di promuovere una riattivazione sociale, ricettore di comportamenti, contenuti e dinamiche relazionali e culturali. L'intento di Amoros nell'ambito di un mondo globalizzato è proporre un tipo di arte emergente, estranea ad ogni sistema o circuito chiuso, un'arte che esprime alla perfezione la volatilità e la mancanza di riferimenti della società post moderna. La prerogativa è indagare nuovi linguaggi affinché ulteriori ne scaturiscano, puntando ad originali visioni consapevoli del contesto ambientale e storico architettonico nel quale viviamo, ci muoviamo. Il progetto artistico verrà documentato attraverso la realizzazione di un catalogo. Il permesso legale è stato concesso dal Comune di Firenze e dal Demanio Fluviale, con il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Firenze. Ringraziamo inoltre il Circolo dei Canottieri per la disponibilità e la collaborazione offertaci.

Aiutateci a realizzare “Chi dorme non piglia pesci”! Il vostro contributo andrà a sostegno delle spese di allestimento e montaggio, acquisto e noleggio delle attrezzature e la stampa dei cataloghi. Bisogna svegliarsi, bisogna muoversi, bisogna sporcarsi le mani per essere indipendenti ed emergere dal sistema: grazie al vostro supporto ci riusciremo!



Raul Amoros, classe 1982, cresce nella provincia argentina di Cordoba dove inizia la carriera universitaria nell'Università nazionale cittadina. In seguito ad alcuni viaggi tra l'Europa e l'Argentina prende la decisione di continuare i suoi studi nella città di Firenze, in cui consegue la laurea triennale con il massimo dei voti in Didattica dell'arte presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze e comincia la specializzazione in Storia dell'arte presso l'ateneo della stessa città. Durante questi anni di studio, Amoros comincia ad essere profondamente influenzato dal concetto globale del Postmodernismo. La sua opera ruota intorno alla stringente volontà di trovare i mezzi necessari per rappresentare un altro tipo di cultura globale. La costante della sua arte è l'integrazione con il pubblico, azione che allo stesso tempo gli suggerisce nuove e future esplorazioni inerenti al presente contesto culturale. Attualmente Raul Amoros frequenta l'ultimo anno della laurea magistrale in Storia dell'arte, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze. Contemporaneamente continua a sviluppare la sua attività artistica e lavorativa esponendo in gallerie, partecipando a diversi festival ed eventi delle città europee.

http://raulamoros.blogspot.it/
raulamoros@libero.it