The project

Ciao a tutti!
Siamo qui per invitarvi a partecipare alla realizzazione del primo disco dei Bataquaerch, ovvero i “battitori di coperchi, piatti.”.
Un termine dialettale suggerito dal nostro amico Carlo Schiavi a indicare rumore, chiasso, un suono ruvido e sporco. Questo progetto nasce dalla collaborazione di Camo Ashpipe e Giotanni degli Ashpipe, di Berga e Kezzo dei Palinurus Elephas e Popo dalla Corte dei Miracoli.
Come dicevo il progetto è in pratica la collaborazione tra gli Ashpipe, provenienti dal mondo punk rock folk ska, i Palinurus Elephas, band di rock alternativo e la band folk La Corte dei Miracoli. In comune, oltre alla ovvia passione per la musica, abbiamo il territorio di provenienza che è l’oltrepo’ pavese, una terra di confine, di incrocio, di scambi, una terra difficile da vivere soprattutto in collina e in montagna, a tratti sfuggente ma di una bellezza rara.

Il disco che andremo a produrre insieme a VOI si chiamerà “Oltre il Po'” e sarà composto da 10 canzoni, di cui 9 inedite e una tratta dal repertorio Ashpipe, e racconteranno una delle stagioni più importanti della Storia d’Italia, il biennio 43-45, nel nostro territorio. Sono canzoni a cui daremo un taglio folk/popolare che di fatto vogliono salvare le storie, fissare i nomi, i luoghi e le persone che si resero protagonisti durante quella stagione nell’Oltrepo’ Pavese al fine di valorizzare le nostre zone e, per chi non le conoscesse ancora, di presentarvele assieme a tutta la loro complessità.



Una stagione, quella del 43-45, della liberazione dell’italia dal nazifascismo, una stagione in cui è stato detto e scritto tutto e il contrario di tutto ma poi alla fine restano solo le etichette come quella che i “partigiani erano comunisti” o che durante il fascismo “si dormiva con la porta aperta e i treni erano sempre in orario” e non si raccontano più le storie vere.
Le etichette fin da piccolo non mi sono mai piaciute perché trovo che sia un modo sempliciotto della gente di archiviare una questione o di definire una persona. Ma la realtà è più complessa. E così mi sono sempre interessato alle storie che ci sono dietro la scelta di stare da una parte o dell’altra e in questo lavoro andremo proprio a salvarle facendovi scoprire la nostra terra.

Ma passiamo alle storie: abbiamo cercato di raccontarvi la guerra di Liberazione da più angolazioni possibili scegliendo un personaggio o un avvenimento che ci aiutasse a descrivervi il periodo nel modo più completo .

E così abbiamo il ragazzino Aldo Casotti, nome di battaglia “Monello”, che fu uno dei protagonisti della battaglia dell’Aronchio, appena fuori Varzi. Abbiamo poi il Conte “Luchino dal Verme” recentemente scomparso ma fino all’ultimo punto di riferimento per tutta la comunità di Torre degli alberi. Da sempre cattolico e monarchico diventò comandante della brigata garibaldina Aldo Casotti e poi della divisione “Antonio Gramsci”, lui che comunista non lo divenne mai.

Abbiamo poi una quota rosa, ovvero Dina Croce di Santa Giuletta. Durante la guerra ha sempre pedalato quasi tutti i giorni facendo 105 km per fare Zavattarello-Milano andata e ritorno. Molto spesso trasportava i messaggi di Luchino.

Racconteremo poi la storia incredibile di Don Rino Cristiani di Bagnaria. Fu uomo di fede, e scelse di diventare cappellano militare. Conobbe le botte, le torture di Villa Triste a Pavia e poi incarcerato nel carcere di S.Vittore a Milano.

C’è poi Arturo da Perducco, fraz di Zavattarello. Contadino, si sposò ed ebbe 7 figli. Durante la guerra scelse subito da che parte stare e guidò il camion nella missione finale di Dongo.

Poi arriviamo a Renato Moretti detto Caplon. La sua morte ha un qualcosa di epico e viene descritta dalle testimonianze di Don Ginocchio e della sorella. Lasera prima della sua morte, nella cella del castello di Cigognola quartier generale della Sicherheit, si confessò con Don Gionocchio. Il giorno dopo, prima di essere fucilato, rassicurò i suoi cari, strinse le mani al plotone di esecuzione e chiese di mirare al petto. C’è una lapida in memoria del suo grande coraggio proprio al Castello di Cigognola.



Infine, i f.lli Schiavi che alcuni di voi conosceranno grazie alla canzone degli Ashpipe “La Volante” e al libro “Parlano Ancora” del sottoscritto. Lungo la via emilia scorribandavano con la loro 1100 Fiat e con vari stratagemmi affrontavano i tedeschi per portare via loro armi, munizioni e cibo.

Si passa quindi al periodo dei rastrellamenti e parleremo dell’episodio di Nivione. Vi racconteremo di come Fiorentini il comandante della Sicherheits guidò 80 camicie nere alla ricerca dei partigiani che si erano fermati in paese per la notte. Della resistenza partigiana e della risposta fascista. In questo racconto ritornerà la figura di Don Rino, parroco di Nivione.

E infine ci sarà la canzone sui 12 ragazzi dell’Oltrepo’ che arrivarono a Dongo per fucilare i gerarchi e il Duce. Avremo il ritorno di Arturo e il racconto di tutta la missione.

Sono storie semplici di contadini, di ragazzini, di donne, di uomini di fede, di militari, di giovani dalle belle speranze che hanno vissuto una stagione importante, tragica, difficile, sofferta ma che ha portato grandi cambiamenti che ancora oggi tocchiamo con mano. L’Oltrepo recitò un ruolo da protagonista, basti pensare alla missione finale di Dongo, e sarebbe bello se ci aiutaste nel compito di farvi scoprire (o riscoprire) il nostro territorio. In Oltrepo’ si beve dell’ottimo vino, ci sono fantastiche colline con boschi incontaminati e si mangia bene, basti pensare alla produzione di insaccati.
Credo quindi che anche questa sarà una gran bella avventura e chiediamo quindi il vostro aiuto e supporto per realizzare un album dalle sonorità folk che registreremo il più possibile in presa diretta, su vinile e cd. Se volete contribuire siete nel posto giusto, qui potete conoscere i premi che potrete aggiudicarvi semplicemente sostenendo il nostro progetto.