Il progetto

#fairinascerelatribù

Tarda estate 1992, il programma dell’estate ragazzi del Comune di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, volge al termine, ma da quell’intensa esperienza qualcosa di nuovo sta prendendo forma. Luciano Carpi e Donatello Galloni, amici da sempre, amanti del teatro e degli spettacoli di strada, decidono di proseguire nell’attività di laboratorio e di allestimento che era maturata durante il servizio estivo. Decidono anche di dar un nome al loro progetto, quello di Tribù del Cucù. Si parte con un carrozzone arancione e blu, trainato da un cavallo, Davide, uno degli ultimi TPR italiani e un personaggio, che sta a metà tra l’immaginario felliniano e i reali animatori delle fiere di paese di inizio Novecento, Zorba, interpretato da Luciano, accompagnato sempre dal fido Zerbino, animato da Donatello.
Da allora sono seguiti allestimenti e performances, ispirate tanto al realismo poetico di Tonino Guerra, che alle tradizioni popolari della pianura emiliana, collaborazioni, con il Museo Guatelli di Ozzano Taro, con le tante compagnie teatrali di Parma e Reggio, con la Pro Loco di Gattatico, che diede origine all’allestimento dell’Osteria d’la Gasia, diventata negli anni evento di spicco della Fiera di Praticello.



Accanto all’attività performativa e di allestimento scenografico, la Tribù ha preso anche strade nuove. Nel tempo la passione per la raccolta e la conservazione dei costumi teatrali, iniziata quasi per gioco, è diventata l’attività preponderante dell’Associazione. Nel corso di quasi quindici anni, infatti, nella sede di via don Minzoni a Gattatico, hanno iniziato ad accumularsi centinaia e poi migliaia di capi e di costumi, acquistati dalla Tribù del Cucù da teatri, collezionisti, sartorie specializzate di tutta Italia. Costumi storici, provenienti da allestimenti lirici, teatrali, anche di figura, costumi carnevaleschi o ispirati alle tradizioni locali, una collezione sterminata, che fin dall’inizio è sempre stata condivisa e messa a disposizione degli associati e dei tanti gruppi teatrali, sia professionisti, sia amatoriali, che hanno così potuto dar forma e vestire idee e fantasie, sempre consigliati e guidati dall’esperienza di Luciano, Donatello e Ilaria, moglie di Luciano, con gli anni diventata fondamentale nella gestione dell’Associazione.

Novembre 2016, un banale corto circuito alla sera di una domenica qualunque manda in fumo il piano superiore della sede della Tribù. Grazie ai Vigili del Fuoco le fiamme sono state circoscritte, ma il danno è stato enorme, non solo dal punto di vista materiale, ma anche emotivo. La Tribù, nel corso di ventiquattro anni, era diventata un luogo dell’immaginario, un posto della fantasia, un riferimento per tutti gli amanti del teatro e del travestimento. Luciano e Donatello, con passione e sincerità, avevano creato una delle più importanti collezioni di costumi d’Italia. Chi entrava nel vecchio edificio della scuola di Gattatico, varcava la soglia della fantasia e poteva liberare lo spirito: questo era il grande valore della collezione di costumi della Tribù, sempre a disposizione di tutti!



Il progetto
L’incendio ha distrutto una buona parte della collezione, ma non tutta. Una parte dei costumi e dei vestiti possono essere recuperati grazie ad un accurato lavaggio industriale, per pulirli dall’odore del fumo e dalla caligine. Si tratta, come è facile immaginare, di una operazione lunga e costosa.
In tanti chi hanno chiesto come fare per dare un aiuto concreto. Il crowdfunding gestito attraverso la piattaforma degli amici di BeCrowdy, ci è sembrato lo strumento più opportuno e adeguato per permettere a tutti di rispondere all’appello e far sì che la Tribù, come una novella araba fenice, letteralmente risorga dalle proprie ceneri.
Se ci aiuterete, noi ve ne saremo infinitamente grati.

Contatti
email: tribudelcucu@gmail.com
https://www.facebook.com/AssociazioneTribuDelCucu